“Iponatriemia e sindrome da inappropriata antidiuresi nel cancro (SIAD): approcci integrati verso la scoperta di agenti terapeutici mirati al pathway della vasopressina.”

Studio retrospettivo e prospettico di coorte

L’iponatriemia, ovvero una concentrazione di sodio sierico < 135 mEq/l, è una delle principali alterazioni elettrolitiche riscontrate nella pratica clinica in ambito oncologico. È oramai noto che questa rappresenti un fattore prognostico e predittivo negativo nel paziente affetto da tumore, responsabile di una maggiore durata dei ricoveri in ambiente ospedaliero nonché di un aumento della mortalita . Sebbene l’impatto dell’iponatriemia nella storia di malattia e qualita  di vita dei pazienti oncologici cosi  come i conseguenti costi sanitari e sociali derivanti dalla sua gestione siano aspetti consolidati in letteratura scientifica, la comprensione del suo ruolo nel processo di cancerogenesi risulta attualmente solo parzialmente nota. Ciò risulta particolarmente rilevante nel tumore del polmone, sia per l’incidenza dell’iponatriemia SIAD-relata in questo setting, sia per la conoscenza tuttora limitata delle aberrazioni genetiche alla base dello sviluppo e progressione di questa neoplasia che, nonostante i recenti avanzamenti terapeutici, rimane ancora oggi la prima causa di morte per tumore nel mondo. Inoltre, ad oggi, l’identificazione di marcatori bio-molecolari e di potenziali target terapeutici per lo sviluppo di innovative strategie di trattamento rappresenta, in tale ambito, un territorio di ricerca poco esplorato. In questo scenario si inserisce il presente studio che, proponendosi di ampliare la conoscenza del legame tra tumore ed iponatriemia attraverso l’analisi di nuovi biomarcatori (polimorfismi a singolo nucleotide e microRNA), potrebbe avere un impatto rilevante sull’outcome dei pazienti affetti da tumore polmonare nonché sugli aspetti economico-sanitari correlati a tale patologia.

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